Qualità sulla trequarti ma centrocampo che ha perso muscoli e qualità: chi è partito non è stato sostituito e la ciliegina non è arrivata

Un mercato senza la ciliegina, pieno di scommesse. Non è disfattismo, piuttosto realismo: del resto è quello che in più occasioni ha già sottolineato l’allenatore, parlando di una rosa incompleta e di una squadra che si è indebolita. Il Toro ha perso nella sessione estiva la sua spina dorsale. Il centrale di difesa più forte dell’ultima Serie A, una coppia di centrocampisti di grande affidamento come Pobega e Mandragora, mix di fisicità e qualità, la coppia di trequartisti Brekalo-Praet (il croato è stato il secondo miglior marcatore dopo Belotti) oltre al Gallo. Senza dimenticare la qualità di Ansaldi, al di là di una tenuta fisica non sempre brillante. La scelta è stata quella di puntare su giocatori da rivitalizzare, i soliti prestiti, o giovani interessanti (è il caso di Ilkhan) ma giudicati non ancora pronti per la Serie A. L’eccezione è Schuurs, che non rientra in nessuna di queste categorie e che è anche quello su cui il Toro ha investito di più (circa 9 milioni per il cartellino, ma ci sono un paio di milioni legati ai bonus): per la difesa senza Bremer sarà una discreta prova del nove. Anche perché la scelta è stata quella di non puntare su un altro portiere: al momento Milinkovic-Savic si è ben comportato, ma ha dimostrato già lo scorso anno una discontinuità che avrebbe dovuto fare riflettere meglio.

Dove il Toro può essere migliorato (e dove ha perso)

La trequarti ha accolto fantasia e qualità: ma pure i muscoli dei nuovi acquisti fanno dannare Juric, come già lo scorso anno accadeva con Pjaca e Praet. Miranchuk già out, Vlasic e Radonjic hanno trovato l’intesa: se mantenessero questo rendimento potremmo parlare addirittura di un Toro migliorato in quella zona del campo. I problemi arrivano però dove la società non ha sostituito i partenti: non c’è un Pobega e nemmeno un Mandragora. E come se non bastasse il caso Lukic ha costretto a ripescare un giocatore come Linetty mai stato al centro del progetto. Possiamo anche fingere che non sia così ma non sarebbe molto onesto. Debole in mediana, non irresistibile là davanti, dove nelle poche apparizioni Pellegri ha dimostrato ben più di Sanabria, senza tuttavia far vedere (non ancora almeno) tutto il suo potenziale. Insomma, a giudicare dalle operazioni e dalle trattative, questo è un mercato che imporrà a Juric i soliti miracoli. Non solo: laddove la coperta è corta (e a Bergamo si è vista la differenza senza Ricci e Radonjic) servirà anche avere una buona dose di fortuna.

Ivan Juric
Ivan Juric
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ultimo aggiornamento: 02-09-2022


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8_Eraldo
8_Eraldo
2 anni fa

Poco più deboli o poco più forti poco importa. Squadra allestita per il 10mo posto, il max che si può sperare con questa proprietà.

ardi06
ardi06
2 anni fa
Reply to  8_Eraldo

Esattamente

Maratona 76 (urge derattizzare il TORO)

più debole non è corretto, incompleta questo si, e soprattutto corta in alcuni ruoli fondamentali per il modulo di Juric. Manca un interditore a centrocampo (il famoso mediano del Ligabue), dei ricambi forti nella fase difensiva e perchè no una punta che punta sia, ma che ci aspettavamo? che dopo… Leggi il resto »

8_Eraldo
8_Eraldo
2 anni fa

Concordo. Vedremo se Ivan resta

Palomino e il trofodermin
Palomino e il trofodermin
2 anni fa

Non ho capito cosa si è visto a Bergamo senza Ricci e Radonjic. Abbiamo giocato molto bene, due errori tecnici degli esterni hanno fruttato ai bergamaschi 2 rigori+ un gol su tiro deviato. Bergamo è uno dei campi piú difficili in assoluto, non ha senso fare il confronto con la… Leggi il resto »

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